Si chiama “pandemic fatigue” e viene definita una particolare sindrome da stress che sembra non abbandonarci a causa del perdurare dell’emergenza sanitaria.
L’emergenza sanitaria che continua a prolungarsi sta portando inevitabili conseguenze sulle persone. Si tratta di un fenomeno in continuo aumento e dalla portata talmente vasta da meritarsi un nome ben preciso: “pandemic fatigue”.
La dottoressa Maria Beatrice Toro, psicoterapeuta e autrice del nuovo libro “Oltre la pandemia. Come superare (bene) ansia, rabbia e stress”, spiega che: “Con la seconda ondata sono aumentate demotivazione, apatia, paura, reazioni irrazionali, manifestazioni negazioniste, comportamenti aggressivi, ritiro relazionale e trascuratezze che rivelano che stiamo perdendo energie come persone e come collettività. Il problema è che l’emergenza sta durando da tanto tempo e il sovraccarico emotivo pesa ogni giorno di più. Da qui il logoramento da pandemia”.
Non è sicuramente facile uscire da queste situazioni, non sappiamo quando ne usciremo e, soprattutto, quando torneremo ad avere una vita normale. Tutta la situazione sicuramente non aiuta e non permette di avere stimoli per scrollarsi di dosso la sensazione perenne di non farcela. Dobbiamo quindi imparare a convivere con tale situazione.
La Dott.ssa Toro, nel libro sopracitato, per affrontare tale situazione consiglia, come in ogni malattia, di prenderne consapevolezza: “Dobbiamo ammettere a noi stessi di avere un disagio. È il punto di partenza e la conditio sine qua non per uscirne.”
Naturalmente ci sono casi in cui l’unica cosa da fare è rivolgersi ad uno specialista, altri in cui la situazione è più gestibile e serve solo forza di volontà individuale. Buona parte del lavoro da fare riguarda la psicologia positiva, un approccio basato sulla fiducia che permette alle persone di trovare, dentro di sé, risorse durante una situazione di crisi.