“Che cosa è l’internet delle cose?” Cominciamo con un elenco di esempi di cose intelligenti che possono essere connesse in rete

Smartwatch

Google glass

Tutta la domotica: Lampadine, Forno, Frigo, Termostati intelligenti

Contatori elettrici intelligenti

Sistemi di controllo industriale

Automazione di fabbrica

Dispositivi per il fitness indossabili

Tessuti che rilevano e trasmettono i nostri dati

Computer

Smartphone

Dispositivi bio medicali quali: Pacemaker intelligenti, Erogatori automatici di insulina

 

Ma, sull’autorevole rivista IBT, si legge che:

“Il sogno dell’Internet delle Cose (noto anche come IoT o Internet of Things) può diventare un incubo. Ne abbiamo già parlato, quando abbiamo spiegato come usando videocamere di sicurezza scarsamente protette, altri dispositivi facilmente hackerabili e un software (Mirai) pagato poche decine di dollari, un gruppo di hacker è riuscito, sfruttando un attacco DDoS, a rendere inaccessibili tanti servizi web, come Twitter, Netflix, Reddit e New York Times.

E se allora si è trattato solamente un attacco DDoS – Digital Denial of Service, quindi mirato a colpire i server di uno o più siti con l’intento di renderli inaccessibili a causa dell’eccessivo traffico in entrata senza trafugare dati sensibili, in futuro la questione può diventare molto, molto più pericolosa se subentra l’IIoT: l’Internet delle Cose Industrali”.

Articolo intero di Massimiliano di Marco su: http://it.ibtimes.com/liot-e-sempre-piu-rischio-e-sempre-piu-difficile-da-proteggere-1480694