È la mindfullness, che con la meditazione aiuta a conoscerci
meglio. La nostra psicologa è convinta infatti che ascoltare
e parlare in terapia è importante, ma aggiungendo anche i giusti esercizi
si può ottenere il massimo risultato.

«Collaboro con Starbene da più di 10 anni, dirigo la Scìnt, scuola di psicoterapia cognitivo interpersonale, ho scritto 7 giorni di mindfullness (Franco Angeli editore)… cosa voglio di più dalla vita? Il benessere dei miei pazienti, ovvio», scherza (ma neanche tanto) Maria Beatrice Toro, psicoterapeuta a Roma ed esperta di mindfullness, durante un intervista rilasciata ad Alessandro Pellizzari per la rivista Starbene.
Meditare: una vera scoperta!
“Sì, perché da sempre sono attenta alle “cose nuove e buone” che funzionano. La meditazione a base della mindfullness potenzia il percorso terapeutico e mette il turbo alla terapia cognitivo comportamentale.”
Sono previsti dei veri esercizi?

“Sì, da ripetere anche a casa. Sono sequenze di meditazione ma anche di controllo della respirazione. Servono a ritrovare se stessi, a prendere consapevolezza del proprio respiro,e quindi del proprio corpo.”
Quali sono i problemi di oggi?

“Innanzitutto l’iperconnessione. Non solo ci distrae, ci stressa e ci fa perdere il contatto con la realtà e con noi stessi, ma ha creato vere e proprie dipendenze, soprattutto nei giovani, esposti anche all’abuso dei video giochi. Poi cresce l’ansia che deriva dalla precarietà della vita, dall’instabilità legata alla perdita del lavoro o della fine di una relazione. Infine, in aumento, i disturbi dell’attenzione: e i genitori non sanno come gestirli.”