Attraverso la mindfulness è possibile coltivare e allenare la capacità di essere presenti a se stessi, sviluppando un’attenzione intenzionale e non giudicante al momento presente (Kabat-Zinn, 1999).
Il processo che attiva la mindfulness permette all’individuo un aumento dell’autoconoscenza grazie alla possibilità di sviluppare una visione dei propri meccanismi interni.
Tale processo di aumento della conoscenza di sé e dell’esperienza utilizza dunque una modalità investigativa che può essere coltivata giorno dopo giorno grazie ad un insieme di pratiche dette formali o informali.
Attraverso la mindfulness è possibile coltivare la consapevolezza in maniera formale con la meditazione seduta o camminata, o in maniera informale portando attenzione e presenza in un momento qualsiasi della giornata, a una piccola esperienza che si vive o a una sensazione.
Il corpo non è spettatore di questo processo partecipandovi con la sua essenza, la sua presenza e le sue potenzialità.
L’osservazione e l’ascolto del corpo, statico e in movimento, sono passi fondamentali nel cammino verso una maggiore consapevolezza.
Il metodo d’elezione per fare esperienza della mindfulness è il protocollo Mindfulness-Based Stress Reduction – MBSR (Kabat-Zinn, 1990), uno dei più conosciuti e validati a livello internazionale.
Questo protocollo si sviluppa in otto settimane, con un incontro settimanale di due ore ed include una combinazione di meditazioni sedute, una pratica sul corpo sdraiato (body scan), yoga e meditazione camminata. E’ necessario inoltre tenere un diario settimanale dove riportare le proprie esperienze di consapevolezza.
Presso il 2TC – Psicologia il percorso MBSR ripartirà nel mese di maggio a cominciare da mercoledì 8 maggio 2019 alle ore 18

Sebbene il movimento sia presente all’interno del protocollo, non viene posta un enfasi primaria su di esso. Per esempio lo yoga è considerato una disciplina che utilizza il corpo, la mente e la loro unione, attraverso la messa in pratica di posizioni statiche e dinamiche, dette Asana, associate ad un’attenzione al proprio respiro con l’intenzione di accrescere equilibrio, energia e flessibilità psicofisici.
Numerosi dati sull’efficacia dello yoga e della mindfulness hanno condotto a interventi integrati per il trattamento di disturbi clinici come l’ipertensione, i disturbi alimentari o il dolore cronico.
Lo scopo del Mindful Yoga, presente nel protocollo MBSR, è quello di essere uno strumento atto a riconnettere gentilmente la mente e il corpo spesso scissi e non comunicanti nella quotidianità dell’individuo. In questa scissione i pensieri e le azioni non dialogano, e sono guidati dall’imperativo del “fare” condotti da un pilota automatico.
L’applicazione dello yoga alla mindfulness sta nell’intenzione di riconnettere la mente al corpo prestando attenzione al corpo in movimento, alle sue percezioni, ai suoi limiti e al respiro che lo accompagna.