Lo stabilirsi di una “visione mindfulness della vita”– non meno che i singoli esercizi – apre progressivamente la strada al manifestarsi di una forma sottile ma potente di saggezza. E con essa, arriva spesso quella gioia a cui tutti in cuor nostro aspiriamo.
La saggezza si manifesta come fiducia e accettazione: due dei cosiddetti “pilastri” della mindfulness.
Sono atteggiamenti saggi che si sviluppano in noi meditando, e che poi ci sostengono in ogni momento, come salda roccia interiore.
Perché li chiamiamo pilastri?
Pilastro è ciò che è fondamentale, ciò che “sta sotto”, sottende, si pone come base e radicamento. La base della mindfulness non è la tecnica meditativa in sè, ma l’intenzione di calma e apertura che adottiamo ogni volta che ci apprestiamo a meditare. Se vogliamo meditare sul serio, abbiamo bisogno di una visione, di punti fermi, non solo a livello tecnico, ma anche come idee chiave, principi e abitudini di vita.
Sapevi che l’ampiezza dell’ombrello di rami e fronde si estende orizzontalmente per la medesima misura delle radici? Se potessi vedere la parte dell’albero che vive al di sotto della superficie, scopriresti che è grande e ramificata come il verde che sta in cima. Non ondeggia al vento, non profuma e non si offre alla luce: al contrario, affonda silenziosamente nel buio fino alle viscere del terreno. Non fa rumore, ma se la forza paziente con cui trae nutrimento dal basso dovesse venir meno, le foglie disseccate non potrebbero più respirare luce.
Vorrei sapere se il corso x istruttori è previsto on line e qual’e il costo.
Sono psicoterapeuta sono previsti ECM? Grazie