Spazio di respiro in 3 passaggi

Questa pratica prevede tre semplici passaggi in cui si guida la consapevolezza ritirando l’attenzione dall’esterno – modalità del fare – all’interno, modalità dell’essere.

Iniziamo osservando l’esperienza dell’esser qui, senza la necessità di cambiare ciò che si presenta. Semplicemente si osserva ciò che accade, senza giudizio, senza aspettative. Osserviamo i pensieri che sono presenti e, se possibile, diamo loro un nome; è possibile che si affaccino valutazioni, ricordi, preoccupazioni, o altro ancora. Guardiamo, sorridiamo, lasciamo andare.

Nel secondo passaggio, restringiamo il focus dell’attenzione dallo stato mentale al solo flusso del respiro. All’aria che entra ed esce, che gonfia e sgonfia il petto e l’addome. Non è necessario modificare il naturale flusso del respiro: semplicemente osserviamo come esso si presenta, momento dopo momento.

Infine, spostiamo, con calma e gentilezza l’attenzione  sul corpo; percepiamo con attenzione amorevole eventuali disagi e, dopo aver dato loro un nome, permettiamo loro di cambiare. O di restare esattamente come sono.  Diciamo a noi stessi “Non trattenere… lasciar andare…” e ci affidiamo alla saggezza che è al centro del nostro essere, affinchè cambi ciò che c’è da cambiare e lasci com’è ciò che deve restare come è.

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