Ripartiamo con la mindfulness – MBSR autunnale

Ripartirà mercoledì 2 ottobre 2019 il percorso MBSR condotto dalla Dott.ssa Claudia Romani

info e prenotazioni a segreteria@duetc.it

Nel percorso MBSR la parte cognitiva, la parte emotiva, la parte sensoriale, percettiva e quella più prettamente fisica e motoria vengono chiamate a prendere parte nell’allenamento alla consapevolezza.

L’unione di pratiche di meditazione mindfulness statiche e delle pratiche di movimento come l’Hatha Yoga o la camminata consapevole aiutano a comprendere la completezza e la forza dei protocolli di mindfulness.

L’inserimento di pratiche in movimento permette di percorrere la strada che porta a una maggiore consapevolezza e presenza cosciente poiché nessun elemento dell’umana natura viene trascurato. Ascoltare, osservare e porre attenzione ai propri pensieri, alle proprie sensazioni, alle emozioni, alle parti del proprio corpo: un corpo che sta e che è, che respira seduto ma anche che si muove senza per forza dover andare da qualche parte o dover fare qualche cosa.

La mindfulness in movimento ha anche la caratteristica di poter essere un appiglio efficacie per i principianti che possono ritrovare negli esercizi dello yoga o nella camminata consapevole elementi riconoscibili e più vicini alle loro abitudini di vita. Andare in palestra o passeggiare sono attività che fanno parte della quotidianità e dunque può esserci meno resistenza nello svolgere questo tipo di pratiche aprendosi poi ai loro nuovi significati e nuove potenzialità.

Un principiante che si iscrive a un protocollo MBSR può trovare maggiore resistenza nella pratica seduta del respiro rispetto agli esercizi di Hatha Yoga somiglianti a esercizi di stretching dal punto di vista formale.

Parliamo di attenzione al corpo in un momento presente nel quale sia che si muova sia che sia fermo è vivo, esiste, è. Ridare attenzione al corpo, alle sue esperienze, alle sue possibilità e capacità restituisce ad esso quell’accettazione e quel rispetto spesso perduti.

Il corpo torna ad essere smettendo di fare e di andare, torna ad essere dono e soggetto e non solo strumento. Nella frenetica quotidianità di molti esso è infatti solamente mezzo per l’azione con uno scopo, strumento per il raggiungimento di obiettivi, contenitore sottoposto alla mente razionale che ordina e guida. Il corpo è sì mezzo per, strumento per, contenitore di, ma è anche, solamente, corpo. Corpo che respira, che prova sensazioni, che sente dolori e piaceri, che si muove anche senza uno scopo e che con la sua essenza e le sue potenzialità, rende possibile la relazione con le altre persone.

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