Mindfulness interpersonale

Maria Beatrice Toro

Anche se oggi può suonare incredibilmente obsoleto, fino al 1958 la psicologia affermava che il primo bisogno di un essere umano fosse quello di nutrirsi. Freud parlò di “fase orale”, per descrivere quel periodo dello sviluppo in cui il bambino cerca la madre per soddisfare, fondamentalmente, la sua fame.

Harry Harlow, psicologo statunitense,docente all’università del Wisconsin, si propose di verificare quale fosse il peso del bisogno di vicinanza e protezione rispetto a quello del soddisfacimento del bisogno di alimentazione nei mammiferi superiori.

Per misurare quanto fosse potente il bisogno di vicinanza selezionò alcuni cuccioli di macaco orfani della madre naturale e offrì loro due sostituti artificiali che li rifornivano di latte. Uno era caldo e morbido e riproduceva le fattezze di una scimmia. L’altro era un agglomerato di fili metallici che conteneva al suo interno un biberon.   Nonostante non ricevessero latte dal sostituto materno a forma di scimmia, sorprendentemente, i cuccioli lo preferivano rispetto alla mamma di fili di metallo che, anche se fredda, poteva nutrirli. E oggi, dopo che molti altri esperimenti sono stati eseguiti, la psicologia attuale afferma che il primo bisogno di un mammifero superiore è la relazione, anche per gli esseri umani.

Non ci sorprenderemo,allora, che quando portiamo consapevolezza al nostro vivere, attraverso la meditazione e la mindfulness, ritroviamo nei nostri pensieri, progetti, desideri e frustrazioni la centralità del tema delle relazioni.

Il lavoro della mindfulness ci aiuta a illuminare la vastità delle nostre reazioni istintive agli altri, come, pure, di tutti quegli atteggiamenti positivi o difensivi che assumiamo senza rendercene conto, degli schemi interiori consolidati, delle eredità del passato, dei pregiudizi e delle strategie talvolta ingannevoli che ci conducono verso la sofferenza nelle relazioni.

Attraverso lo sviluppo della consapevolezza non si cresce solo nella capacità di essere presenti, ma anche nella nostra natura empatica. Nella prima rubrica di Mindfulness Interpersonale curata da Maria Beatrice Toro per Yoga Journal si parla, in particolare, del tema dello sviluppo della gentilezza veso di sè e verso gli altri.

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