Mindfulness…la pratica di cui tutti parlano

Mindfulness: la pratica che spopola

Mindfulness, un termine molto di moda in questi ultimi periodi che spopola anche sul web. La mindfulness è una pratica di rieducazione dell’attenzione che viene intenzionalmente portata al momento presente, in modo non giudicante. “E’ una consapevolezza particolare di quello che facciamo, di come ci muoviamo, persino dei passi in automatico che compiamo.

Qui e ora

Smettere di giudicare, di stabilire standard, di seguire tabelle di marcia, abbandonare l’ansia da prestazione e rivolgere la curiosità per se stessi e per il presente: il famoso qui snoopy-mind-wanderinge ora da riacciuffare nella distrazione, perchè vivere il presente è diventato un’arte, intossicati come siamo da mille input, dal dover fare continuamente qualcosa di altro, aprire qualche cassetto del cervello e lasciarli magari tutti aperti come accade nel famigerato multitasking – scrive la giornalista Alessandra Magliano sul sito dell’ansa dove è stata pubblicata un’intervista alla Prof.ssa Maria Beatrice Toro, esperta di Mindfulness – Invece ritrovare il ritmo interno mentre fuori tutto va di corsa e noi lo inseguiamo senza fiato è una via per avvicinarsi alla serenità”. Sostiene dunque Maria Beatrice Toro, autrice di molti libri sul tema (l’ultimo è 7 giorni di Mindfulness edito da FrancoAngeli) “la mindfulness non è una fuga dalla realtà, non è relax e non è neanche un cambiamento di vita ma prova a cambiare il modo in cui la affrontiano. Non aiuta a fuggire dalla cose ma a vederle con maggiore chiarezza, prospettiva, profondità. E’ di grande aiuto per le persone che rischiano cali di attenzione, bambini o adulti che siano. Non è infine una magia, ma un allenamento a controllare la qualità della mente e dunque della vita. Tutto comincia con il respiro, portare l’attenzione al respiro fa restare agganciati al presente momento dopo momento. Non è semplice”.

L’ascolto attivo del respiro

Nel caso del respiro l’ascolto è rivolto a un qualcosa di così sottile che ci si può distrarre continuamente…ma – continua la Prof.ssa – l’esercizio è proprio quello di respiromantenere l’intenzione e di tornare al respiro ogni volta. Ci distraiamo e ritorniamo ad ascoltarlo, diventando consapevoli del fatto che stiamo respirando e portiamo l’attenzione al movimento del respiro nel corpo, lo sentiamo quando entra e quando esce, senza modificarlo. Osserviamo il ciclo completo di ogni respiro. Quando inspiriamo, sappiamo che stiamo inspirando, quando espiriamo sappiamo che stiamo espirando. Se la mente si distrae, torniamo al respiro. Possiamo sempre usare il soffio di un respiro per tornare al presente. Lasciamo andare tutti gli oggetti della mente, permettendoci di essere semplicemente qui, presenti. Siamo il respiro che si muove, le sensazioni nel corpo, i suoi che avvertiamo, i pensieri che sorgono, tutto questo andare e venire…permettiamo tutto questo. In silenzio siamo presenti a tutto, come si svolge, completamente, momento dopo momento, respiro dopo respiro”.

Intervista completa sul sito dell’ansa al link seguente http://www.ansa.it/canale_lifestyle/notizie/beauty_fitness/2018/11/10/mindfulness-cosa-non-e-e-cosa-e-la-pratica-di-cui-tutti-parlano_f91ea704-6812-4b27-ba39-511ad4edf3c6.html

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