Mindfulness e sostenibilità

La mindfulness è stata sviluppata per “aiutare le persone ad aiutare se stesse”. Sin dagli albori si è potuto osservare cbe lo sviluppo di un atteggiamento non giudicante, accettante e aperto tende a produrre effetti che vanno davvero molto oltre la semplice riduzione dello stress.

Resistere alla tentazione di desiderare compulsivamente che le cose siano diverse da quello che sono porta, nel tempo, ad essere parecchio più compassionevoli nei confronti non solo di noi stessi, ma anche delle persone che amiamo, per poi stendere un alone di gentilezza e sensibilità verso persone lontane da noi nei modi, nelle apparenze, nella cultura.

Tutto ciò è probabilmente connesso a tre fattori:
– il riconoscimento, attraverso il confronto in gruppo, che la nostra mente non è poi così diversa dalle altre menti e che tutti, come esseri umani, ci troviamo in una medesima condizione esistenziale
– il passaggio da un modo di vivere orientato al fare, all’ottenere, all’accumulare gratificazioni alla valorizzazione di un modo più profondo e saggio di fare esperienze
– la crescita nella coscienza di una profonda interconnessione con tutto il dominio del vivente

Maria Beatrice Toro in un articolo in uscita su Yoga Journal racconta di trovare particolarmente interessanti, dati i tempi in cui viviamo, le recenti ricerche sul legame tra pratica mindfulness e attenzione a condurre una vita “sostenibile”, evitando di sfruttarci al massimo.

La consapevolezza tende a condurci verso un maggiore rispetto dei limiti: la vulnerabilità non è un difetto, ma un valore! Con ciò intende dire che, poiché i nostri corpi hanno dei limiti, e le risorse disponibili non sono infinite (e neanche la nostra permanenza su questa terra lo è…), possiamo “onorare i limiti” con tutto il cuore e orientare il nostro agire all’accoglienza vera della vita in ogni sua forma.

La Mindfulness rompe i circuiti della reattività che ci porta a vivere senza riflettere e apre a uno sguardo amorevole di cura verso tutto ciò che ci circonda.

Come si può, da persone consapevoli, ignorare le condizioni in cui si trova l’intero pianeta? Non è possibile: prestando attenzione alla realtà si diventa più coscienti della complessità e oggi sappiamo che ciò impatta sulle abitudini nell’ottica del rispetto di tutti gli esseri viventi.

Si parte con l’essere più gentili con se stessi e si giunge a essere meno scortesi, a offrire aiuto, a fare attenzione a ciò che consumiamo, a ciò che sprechiamo e perfino a ciò che buttiamo nell’immondizia, lo incominciano a mostrare diverse ricerche accademiche e, onestamente, sembrerebbe che il legame tra consapevolezza e attenzione alla sostenibilità sia qualcosa di più di un’ipotesi da verificare su larga scala.

La possiamo verificare in noi stessi, portando attenzione a come parecchie azioni che non ripeteremmo sono state compiute in momenti in cui eravamo guidati da rabbia, paura o insufficiente coscienza di quello che facevamo.

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