Patrizia Collard è una psicoterapeuta e docente presso l’Università di Londra,
pioniera nel campo della mindfulnes e
Presidente onoraria dell’Istituto di Mindfulness Interpersonale
Nel mese di Marzo è stata invitata dalla SCINT per un seminario di
Mindfulnes e self compassion per la pratica clinica
con traduzione simultanea a cura della Prof.ssa Maria Beatrice Toro
Meditazione guidata (estratta dal seminario):
“Prendiamo un posizione che non abbia bisogno di sforzo, una posizione agevole: è bene essere dritti ma non rigidi.
La schiena può essere anche appoggiata, le spalle basse e le guance morbide.
Respiriamo in modo facile, comodo e agevole. Espirando ed ispirando rilasciamo tutte le tensioni non necessarie in questo momento. Tutte le tensioni che non ci servono.
Chiudiamo gli occhi completamente o, se preferiamo, teniamoli socchiusi.
Adesso scegliamo di appoggiare la mano su una parte del corpo… nel punto in cui ci provoca più conforto. Questo gesto serve a ricordare a noi stessi, durane la durata della pratica, che stiamo portando un’attenzione calda alla nostra esperienza.
Respirando ci chiediamo quale sia il punto del corpo in cui le sensazioni del respiro possono essere trovate con una certa facilità (sotto le narici, nel petto, all’ombelico o anche su tutto il corpo in movimento grazie all’onda del respiro).
Dobbiamo fermarci a sentire le sensazioni del respiro così come sono. Stiamo, per un po’, con il respiro. Guardiamo il respiro con tenerezza, proprio come se stessimo guardando un bambino piccolo che sta muovendo i primi passi o un animale domestico a cui siamo particolarmente affezionati.
Non dobbiamo preoccuparmi se la mente si distrae, quando ci accorgiamo di ciò servirà riportarla al respiro.
Lasciamo che il corpo sia accarezzato e amato dal respiro.
Pian piano non siamo noi a stare sopra al respiro ma, espirando ed inspirando, diventiamo il respiro stesso.
Respirando lasciamo che nella consapevolezza entri quello che c’è adesso.
Adesso, lentamente e con gentilezza, quando ci sentiamo pronti, apriamo gli occhi.”