Maria Beatrice Toro definisce la mindfulness come: “La consapevolezza che emerge quando si presta attenzione intenzionalmente al momento presente in modo non giudicante, un’arte di vivere che ci armonizza con il mondo.”
La mindfulness, spiega Maria Beatrice Toro nel mensile OK salute, è una forma di meditazione creata alla fine degli anni 70 del secolo scorso dal biologo molecolare statunitense Jon Kabat-Zinn in un contesto di cura di pazienti cronici, cioè persone dal forte stress quotidiano e, quindi, allargata a chiunque persegua i benefici della meditazione stessa senza però volersi impegnare in un percorso spirituale o religioso.
Kabat-Zinn, praticante di lungo corso di yoga e zen, ha ricavato alcune pratiche dallo studio del buddhismo, in particolare dalla tradizione vipassana (la meditazione di consapevolezza), dello yoga e della mistica
cristiana, eliminando l’obiettivo di entrare in contatto con una realtà trascendente.
Si può meditare durante qualsiasi attività quotidiana e in qualsiasi posizione, anche se le pratiche mindfulness di consapevolezza più note sono sulle sensazioni del corpo (body scan), sul respiro, sulle emozioni, sui pensieri, nel camminare, nel movimento (con tecniche yoga o aikido) e nel mangiare.
Tra i benefici della mindfulness vi è la riduzione dello stress, ormai praticamente cronico nelle nostre vite (pensiamo alla pandemia in corso), ma contemporaneamente il praticante sviluppa tutta una serie di atteggiamenti positivi che, portando a essere più accoglienti e rispettosi, migliorano non solo le relazioni con le altre persone ma anche il rapporto con l’ambiente.
Inoltre, la mindfulness è una sorta di arte di vivere che ci porta ad accettare la realtà in maniera intelligente facendoci capire che, se da un lato il desiderio è giusto, dall’altro l’infelicità è causata dalla svalutazione della vita reale che si ha.
La scienza da tempo ha accertato, mediante diversi studi, che le persone che praticano la meditazione sono più soddisfatte della loro esistenza, compreso lo studio su Matthieu Ricard, il monaco buddhista che, dopo essere stato sottoposto a risonanza magnetica funzionale durante un esperimento presso l’Università del Wisconsin, è stato definito l’uomo più felice del mondo.
In merito, Andrea Ronchetto ha raccolto la confessione dell’attrice Cristina Cappelli la quale riporta di aver scoperto e non aver più mollato la la pratica meditativa, conosciuta a New York, grazie alla quale oggi ha una maggiore consapevolezza, è più paziente e vive l’attimo presente senza distrazioni.