Mindfulness, meditare camminando

La mindfulness è una pratica di meditazione che si ispira all’Oriente ed è stata messa a punto secondo un metodo scientifico e con protocolli rigorosi. Punta a farci accostare a noi stessi in modo consapevole e la primavera è il momento migliore per iniziare a fare questo!
Il Mindful Walking, la camminata consapevole, serve a liberarci dal carico mentale che portiamo con noi ogni giorno, e fa bene specie se praticata nella natura. Impegna, aiuta a concentrarsi, è dinamica e anti-noia, fa bene. E può essere fatto sempre e dovunque, o quasi.

Maria Beatrice Toro spiega che: “Camminare è un gesto motorio profondamente benefico, perché agisce sulla salute di corpo, cervello, cuore e mente. Il cuore batte con più energia, il sangue circola più vigoroso, il respiro si fa più profondo.”

 

 

 

Semplici consigli per accostarsi al Mindful Walking:

Piedi bene a terra: Iniziare stando in piedi per qualche istante, sentendo la pressione delle piante dei piedi sul pavimento. Incamminarsi nella postura più comoda facendo oscillare leggermente le braccia o tenendole dietro la schiena. Si deve camminare a un ritmo naturale, rallentando rispetto all’andatura abituale per assorbire il ritmo del cammino. Ogni volta che un pensiero si affaccia alla mente, occorre tornare alla sensazione di camminare per camminare, senza scopo. Che si pratichi in casa o all’aperto bisogna fare attenzione ai suoni, seguendoli uno alla volta finché non scompaiono. Lo stesso dev’essere fatto con i colori e gli oggetti, concentrandosi sulla percezione e non esprimendo giudizi. Alla fine bisogna osservare il proprio stato mentale, se come prima oppure se cambiato qualcosa. Per le prime esperienze di Mindful Walking è bene scegliere un ambiente protetto come la casa e in generale andrebbe praticata tutti i giorni, per 10-20 minuti.

Le posizioni: La posizione di partenza è identica a quella per la pratica in casa. Prima di partire, a occhi chiusi, si “ascolta” la natura intorno a noi, si cammina alzando bene il piede, poggiando il tallone e poi facendo rollare fino alle dita.

Il Mindful Walking in città è la pratica più complicata di tutte, e richiede molta concentrazione, in compenso insegna a tenere a distanza gli stimoli del mondo esterno. In città gli occhi devono ovviamente restare aperti, e i piedi non possono essere nudi. È importante percepire i rumori esterni soltanto come suoni, senza tentare di capire di che cosa si tratta, o da dove provengano. Anche le immagini visive, dalle persone alle vetrine dei negozi, devono restare al margine, come una quinta teatrale.

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