We wish you a Mindful Christmas!

Le feste sono un periodo decisamente emozionante e… ghiotto!

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Per viverlo con felicità e salute possiamo utilizzare la mindfulness e diventare più consapevoli di tanti momenti: quando abbracciamo gli amici, quando vediamo dipingersi il sorriso sul volto di un familiare, ma anche quando siamo a tavola. Ce lo spiega la prof.ssa Toro in un’intervista sulla rivista VIversani&Belli.

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La mindfulness favorisce l’adozione di abitudini di vita belle e sane; dopo qualche settimana di pratica si fanno meno violenze a noi stessi e ai nostri corpi, anche per quanto riguarda l’alimentazione. Innanzitutto, spesso la fame è legata allo stress: a volte si mangia per noia, o ci si abbuffa per scaricare la tensione e placare l’ansia. Ma se riusciamo a tenere lo stress sottosoglia, anche le abitudini dannose cesseranno di esistere. La mindfulness ci rende più consapevoli di come ci approcciamo al cibo e quali bisogni guidano la nostra modalità di stare a tavola. Potremmo accorgerci che, alcune volte, mangiamo ciò che capita perchè ci sentiamo annoiati o nervosi -spiega l’esperta.

La prof.ssa Toro ci suggerisce anche diverse pratiche meditative che possiamo fare in queste giornate di festa in momenti specifici, come questa di seguito indicata, per la mattina di Natale. Non faremo nulla di speciale, se non apprezzare il silenzio e la magia di una mattina in cui la tradizione ci invita a essere grati per il dono della vita, anche quando nasce in condizioni difficili.

Siediti in un luogo calmo e tranquillo, con la schiena eretta e le piante dei piedi ben poggiate a terra. Chiudi gli occhi (o se hai difficoltà puoi tenerli semichiusi fissando un punto fisso sul pavimento). Porta la consapevolezza sul flusso del respiro laddove lo percepisci meglio: naso, gola o addome. Sposta poi la tua attenzione sulle sensazioni che giungono alle orecchie…ai suoni che giungono dall’interno e dall’esterno. Osserva i diversi suoni sorgere, arrivare al loro culmine e dissolversi. Se ti accorgi di esserti distratto, ritorna con calma alle sensazioni che giungono alle orecchie. Continua ad osservare i suoni….ma anche i silenzi. Fermati per un momento di pura gratitudine. E riporta la tua attenzione di nuovo al respiro.”

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