A tutti può capitare di sentirsi tesi, irritabili, ansiosi e avere la sensazione di non poter più sopportare il peso della carica emotiva eccessiva che si agita dentro, offuscando la mente e appesantendo il cuore. I pensieri si affollano, si accavallano, diventano ridondanti e sentiamo intuitivamente che non siamo più lucidi come la situazione richiederebbe.
In questi casi, il respiro è uno dei migliori alleati che abbiamo per fermarci e ricominciare consapevolmente a generare una calma che è sempre disponibile, perchè sorge dall’interno ogni volta che rallentiamo. Interveniamo, dunque, sul flusso delle inspirazioni e delle espirazioni, inserendo una piccola pausa tra un respiro e l’altro e all’apice del respiro stesso, quando l’aria presente distende il diaframma.
La calma nasce da quelle piccole pause e, dopo cinque o dieci respiri consapevoli, riesce a “toccare la mente” liberandola almeno in parte dalle catene dello stress. Il respiro e la mente, infatti, “lavorano in tandem”, in modo tale che quando si rallenta il respiro anche il flusso di coscienza diventa più gestibile. Non a caso, in tutte le tradizioni spirituali sono presenti pratiche di meditazione che prevedono il controllo del respiro. La mindfulness, in particolare, riprende molte pratiche dalla meditazione di consapevolezza.
ESERCIZIO “Respirare con le dita”
Aprite una mano di fronte a voi, con il palmo rivolto verso il volto. Con il dito indice dell’altra mano, tracciate lentamente la lunghezza esterna del pollice, mentre inspirte con il naso. Fermate il flusso per un momento quando siete giunti alla punta del pollice. Percorrete verso il basso l’altro lato del dito, mentre espirate. Fate una piccola pausa e poi continuate l’esercizio percorrendo l’indice verso l’alto, mentre inspirate. Mettete un momento di pausa in alto e poi scendete tracciando l’altro lato di quel dito, mentre espirate. Avete fatto due respiri. Proseguite con il medio, l’anulare e infine il mignolo, tracciando il percorso lungo ognuno di essi. Quando arrivate alla fine dell’ultimo dito, ritornate su quel dito percorrendo la mano in senso inverso. Alla fine avrete fatto dieci respiri.
Questa pratica offre uno stimolo visivo su cui porre l’attenzione e anche uno stimolo tattile-cinestetico, aiutando a svuotare la mente. Ciò può risultare molto utile quando siete in mezzo a una situazione stressante e chiudere gli occhi non farebbe altro che alzare il volume dei pensieri che affollano la mente. E ‘ qualcosa di molto facile, per cui si adatta perfettamente anche ai bambini.