Gravidanza – Yoga Journal

Di Maria Beatrice Toro – Yoga Journal

 

 

 

 

 

 

Nella vita di una donna l’idea della maternità si presenta sin dalla prima infanzia, sotto forma di fantasia, gioco di finzione, fascinazione verso qualcosa di bello e misterioso come la procreazione. Quasi tutti noi, poi, siamo attratti dal fascino del bambino piccolo, sul quale vengono proiettate le nostre vulnerabilità, ma anche la promessa di un futuro in cui qualcosa di bello e nuovo può venire alla luce, attraverso un atto di unione e nove pazienti mesi di attesa…

La maternità è una dimensione dell’esistenza che nasce nella parte più profonda della mente, in quel luogo sacro in cui riposano i simboli ancestrali della coppia, della nascita, del bambino come simbolo della vita nuova.

Tutto ciò accade molto prima che la generatività diventi dapprima progetto e, poi, realtà concreta con l’inizio della gravidanza. Ed è proprio nel momento della concretizzazione che due forze opposte si fanno strada: gioia dell’attesa e ansia dell’ignoto che in tale attesa è contenuto.

L’entusiasmo per la grande avventura e la preoccupazione che tutto vada nel migliore dei modi si amalgamano nella psiche e, affinché il processo del dare alla luce sprigioni tutta la sua energia, è importante armonizzare nel migliore dei modi questi elementi.

La gravidanza può essere vissuta pienamente, accogliendo con saggezza e benevolenza l’ansia che prima o poi sorge in tutte. Si tratta di un’emozione tipicamente innescata dall’ignoto e dal cambiamento ed è dunque in qualche modo connaturata a ogni passaggio di vita.

In gravidanza viene attivata da numerosi trigger: dubbi sul partner (o sulla condizione di mamma single), preoccupazioni per il processo fisico della gestazione, preoccupazioni di carattere economico, lavorativo, familiare o, ancora, la sensazione di non essere all’altezza di una responsabilità così grande.

In questo quadro, riconoscere che si sta vivendo un momento unico e che si ha particolare bisogno di cure e attenzioni può essere il punto di origine di una prepotente evoluzione personale, all’insegna della consapevolezza e dell’amore per se stesse.

 

La meditazione durante la gravidanza aiuta le future mamme ad affrontare lo stress dovuto ai cambiamenti psicofisici, relazionali e materiali che si susseguono rapidi in questo periodo, favorendo il rilassamento e la capacità di vivere quello straordinario “qui ed ora” in cui una nuova vita si sta facendo strada.

 

PRATICA 

  • Prenditi un momento per rilassarti, ascolta e osserva il tuo respiro.
  • Nota le sensazioni del corpo. Esplora visivamente lo spazio che ti circonda e poi chiudi gli occhi. Lascia i tuoi pensieri liberi di andare e venire, senza rifiutare nulla, senza aggrapparti a nulla. Lascia essere, lascia andare. Prendi alcuni respiri profondi e lenti, rilassandoti un po’ di più con ogni espirazione.
  • Stai entrando più profondamente in questo prezioso momento della tua gravidanza.
  • Fai un lungo respiro e ripeti a te stessa: “Questo momento è esattamente come dovrebbe”.
  • E poi, con un altro respiro. Sono una madre bellissima, come tutte le altre magnifiche madri del mondo”.
  • Con un terzo respiro: Sono piacevolmente calma e mi fido profondamente del mio corpo materno”.
  • Infine inspira ed espira piacevolmente per qualche minuto.
AUTO OSSERVAZIONE
Come è andata? Le frasi erano naturali o complicate da ripetere? Se noti che qualcosa ha bisogno di essere coltivata (fiducia nel corpo, nel proprio istinto materno, nell’essere una madre adeguata), è il momento giusto per lavorarci sopra e sarà fondamentale farlo anche dopo la nascita del bambino. Ricordando sempre che, come non esiste la madre perfetta, non esiste nemmeno la gravidanza perfetta: esiste la tua gravidanza, concediti di viverla fino in fondo.

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