Il senso di colpa – Yoga Journal

Sarebbe bello non provare il senso di colpa. Vediamo come

La colpa è quell’emozione sgradevole che sentiamo dentro quando ci rendiamo conto di aver ferito qualcuno: cosa che prima o poi capita anche alle persone più attente e sensibili.

Con l’uscita del periodico mensile (Aprile) di Yoga Journal Maria Beatrice Toro spiega che se si ha un rapporto “sano” con la dimensione della colpa, ci si rende conto che mancare di sensibilità verso qualcuno è praticamente inevitabile: semplicemente si chiede scusa e si cerca al meglio delle nostre possibilità di riparare al danno arrecato senza ripetere più lo stesso errore.

Se, invece, si è troppo sensibili a tale tema, possiamo giungere a sentirci persone indegne, “sbagliate”, che non sanno fare altro se non arrecare danni. Questo può bloccarci nel percorso di crescita e renderci estremamente dubbiosi e insicuri ogni volta che dobbiamo fare qualcosa.

Il senso di colpa può tormentarci per anni; ci chiediamo se davvero abbiamo fatto tutto ciò che era in nostro potere per salvaguardare i sentimenti altrui e possiamo facilmente incappare nella paura di poter rifare gli stessi errori. Non ci fidiamo più di noi stessi.

Questo di solito accade quando si è stati eccessivamente responsabilizzati da bambini, ad esempio se ci è stato chiesto di prenderci cura di qualcuno durante l’infanzia, comportandoci come dei piccoli adulti con un fratello piccolo o un genitore vulnerabile.

Maria Beatrice Toro

propone una breve meditazione

che contiene affermazioni utili a inquadrare le cose in modo maggiormente funzionale 

Trova un posto tranquillo dove sai che non sarai disturbato per i prossimi 10-15 minuti. Scegli una posizione comoda per sederti: piò essere su una sedia, a gambe incrociate o sulle ginocchia. Se lo preferisci puoi fare questo esercizio anche sdraiato.

Fai un bel respiro profondo attraverso il naso. Apri la bocca e lascialo andare, Consenti a te stesso di rilassarti più a fondo con ogni espirazione.

Lascia che il tuo viso sia morbido, la zona tra le sopracciglia distesa e la mascella rilassata.

Se non lo hai già fatto puoi chiudere gli occhi e, se ti va, accenna un piccolo sorriso che aiuta a distendere i tratti del volto. Lascia che la pancia si ammorbidisca.

Quando ti senti pronto a farlo, pensa alle cose per cui ti senti in colpa in questo momento o, se ti viene in mente un’immagine del passato, puoi scegliere di concentrarti su quella vecchia situazione che ancora porti dentro.

Nota quali sensazioni insorgono nel tuo corpo quando ti senti in colpa. Dove percepisci fisicamente la colpa? Non lasciare sola la sofferenza del tuo corpo, prenditene cura, massaggiala o respiraci dentro.

Se vuoi lasciar andare questo senso di colpa, puoi farlo! Pensa a tutti i fattori che non sono sotto il tuo controllo… e pensa alla maturità di quel momento. Se fossi stato un po’ più saggio, o più compassionevole in quel momento, non lo avresti fatto.

Cerca dunque di sviluppare saggezza e compassione: lo desideri e lo puoi fare.

Inspirando ed espirando profondamente ripeti a te stesso:

“Mi dispiace tanto per alcune situazioni.

Va bene avere questo dispiacere, è normale.

Ciò che è successo è – in parte – una mia responsabilità e scelgo di cambiare il mio comportamento adesso: ho imparato la lezione.

Tutti sbagliano.

E’ normale che anche io abbia fatto cose sbagliate.

Non tutto è colpa mia.

Che io possa perdonare me stesso per i miei errori. Che io possa perdonare gli altri per i loro errori.” 

 

 

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