Pratiche per coltivare la gioia

In pratica

Come la nota pratica della gentilezza amorevole (metta) può essere vista come una gentilezza verso le difficoltà degli altri, cui auguriamo felicità e sicurezza, la pratica della gioia compartecipe (mudita) può esser vista come una gentilezza verso i successi e la felicità degli altri.Ed è una gentilezza che, meditando, sfuma in una qualità di tenerezza e calore interiore, fino a diventare gioia essa stessa. Ci rallegriamo per una persona che ha raggiunto un obiettivo diventando gioiosi noi stessi. Possiamo coltivare la gioia compartecipe attraverso una pratica formale, che porta con sé samalha, la calma mentale, costruita, stavolta non su un oggetto fisico (il respiro, il corpo, etc, ) ma su un oggetto interno.

Come fare

  • Per iniziare questa pratica, trova una postura seduta dignitosa, ma anche rilassata stiamo praticando gentilezza verso la felicità degli altri e verso la nostra: sediamoci in modo gentile e rilassato.
  • Come sempre, per costruire le basi di qualunque meditazione, dedichiamo qualche minuto a costruire la calma mentale, praticando ad esempio, la respirazione cosciente.
  • Quando siamo pronti, cerchiamo l’immagine di una persona che abbiamo visto gioire di recente e,quando abbiamo visto il suo sorriso, ci ha fatto sentire felici. A me riesce molto facile praticare immaginando il mio cane Mordecai felice quando lo porto a correre sulla pista ciclabile. Nulla ti vieta di evocare l’immagine di qualcuno che non c’è più, che non conosci o, come faccio io, un animale.
  • Immagina qualcuno che ami quando sorride soddisfatto. Esprimi l’intenzione di essere gentile, accogliente e prenderti cura mentalmente della sua felicità, offrendo, per esempio, queste frasi della tradizione

“Che tu possa essere felice. Possa la tua felicita continuare. Possa la tua felicità aumentare. Sono felice per te “

Queste frasi sono l’oggetto di meditazione, assieme al senso di gioia che può nascere interiormente. Ad esse riportiamo la mente quando pensieri sorgono e distraggono. Si può inspirare e ripetere ciascuna frase sull’espirazione, per dare ritmo e sostegno alla calma mentale.

Dopo qualche minuto, se si sta praticando con intenzione e sinceramente, si sentirà il torace scaldarsi e una fiammella accendersi in te. Come nella metta, si potrebbe proseguire includendo persone neutre o difficili, ma te lo sconsiglio se è la prima volta che lo fai. Concentrati, piuttosto, sulla sensazione di gioia nel petto e, semmai, sganciati da tutto e continua a enfatizzare solo tale sensazione. Tuffatici dentro senza paura

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