L’importanza della musica per il benessere

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…ogni suono ha il potere di creare una reazione istantanea in chi l’ascolta

«Può rassicurare o agitare, è sempre soggettivo»,spiega Maria Beatrice Toro, psicologa e autrice del libro 7 Giorni di Mindfulness. Esercizi per ritrovare se stessi in un mondo frenetico (Franco Angeli). «La musica,a seconda del genere, provoca reazioni emotive particolari», continua la psicologa. «Non per tutti il relax si associa a melodie celestiali: alcuni si possono distendere anche con ritmi più veloci e intensi, magari perché fanno loro ricordare momenti gradevoli», sottolinea l’esperta.

«La musica rispecchia molto la personalità di chi l’ascolta: conoscere la scaletta dei brani preferiti di qualcuno aiuta ad approfondire il rapporto».

Relax: la differenza la fa il suono

Non a caso in spa e palestra spesso le cure di sè sono accompagnate dalla musica. «E un aiuto importante per pacificare la mente, scegliendo però la sonorità giusta», dice Barbara Gavazzoli, direttore comunicazione ed educazione di Comfort Zone, secondo la quale bisogna abituarsi ad ascoltare anche melodie lente.«Nella nostra società siamo bombardati da musiche che stordiscono», dice Elena Codognato.

«Dobbiamo riscoprire, invece, un ritmo che induce ad ascoltarsi e ascoltare: nel trattamento la musica mette in armonia il respiro dell’operatore e dell’ospite».

Differenti frequenze

Persino dal punto di vista tecnico c’è una differenza: la musica che abitualmente ci circonda ha una frequenza di 440 hertz, quella indicata per il relax è invece di 432. «Questa frequenza potenzia lo stato di abbandono e stimola l’equilibrio tra i due emisferi celebrali».

Funky e rock nelle spa

Nella spa degli hotel Hard Rock Café, tuttavia, le colonne sonore sono tutt’altro che lounge. Così è nato “Rhythm and Motion Synchronicity“, in cui il cliente sceglie fra tre playlist,a metà tra il funky e il rock, che vengono amplificate da una specie di cupola posizionata sopra il lettino. La terapista sincronizza i suoi movimenti ampi e profondi con le vibrazioni e trasporta l’ospite in un viaggio polisensoriale che rinvigorisce corpo e mente.

Ossigenarsi con il rock

Come dice Silvia Bianco, estetista e spa trainer la musica può seguire i ritmi circadiani: «Al mattino, durante la doccia o per stendere la crema idratante, consiglio il rock o le percussioni: stimolano la circolazione sanguigna e l’ossigenazione dei tessuti. Alla sera, per una pausa in maschera o un bagno relax, niente di meglio di un ritmo lento come jazz o chillout (mix di musica d’ambiente, trance e new age), che svolgono un’azione calmante e distensiva».

Per ascoltare consapevolmente, può essere importante imparare a cogliere ogni momento di un brano, anche il silenzio tra due note… è più facile farlo se si ascolta un brano nuovo, perchè possiamo lasciar andare l’aspettativa e abbandonare la tendenza ad anticipare quella che sarà la traiettoria della musica. Possiamo apprezzare la musica con consapevolezza e con curiosità per tutto ciò che c’è nello spazio tra le note e… tra i pensieri. 

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