Al Secondo Centro di Roma, oltre ai corsi MBSR, per questa primavera abbiamo scelto di fare luce su tre aspetti della mindfulness: il non giudizio, il movimento consapevole e le radici nella tradizione meditativa Theravada.
Perchè il non giudizio?
Quando osserviamo un oggetto (ad esempio una parte del corpo, o il fluire del respiro, o i suoni che sorgono e si susseguono nell’ambiente circostante) con piena attenzione e presenza, la nostra mente divaga spontaneamente e continuamente dall’oggetto che ci siamo proposti di osservare. Mille volte ci distraiamo, mille volte riportiamo la mente indietro sui suoi passi. Se ci soffermiamo a notare ciò che accade, troveremo pensieri diversi: ricordi, immagini, valutazioni. Nel seminario di studio e pratica sul non giudizio ci concentreremo su questo terzo aspetto del pensare: il giudizio, come fonte di sofferenza.
Perchè il movimento?
Il corpo rappresenta un luogo differente da cui osservare le cose, una posizione di vantaggio per entrare in relazione con i pensieri le sensazioni e le emozioni.
La consapevolezza di sensazioni fisiche in movimento arricchisce la natura dell’esperienza del corpo, dandoci informazioni per scegliere come muoverci nel qui e ora. Se siamo consapevoli di reagire emozionalmente a una cosa, il corpo può insegnarci molto sulla nostra relazione con queste emozioni.
Perchè la Vipassana?
Per approfondire aspetti teorici e differenze, facendo esperienza di meditazione tradizionale.