Meditare camminando

Si chiama mindful walking ed è una tecnica che insegna a concentrarsi su ogni passo sincronizzando i movimenti al respiro. Con tanti vantaggi per corpo e mente

 

Raramente camminiamo in modo consapevole, generalmente lo facciamo con la mente assorta nel pensiero di dove stiamo andando, di
cosa faremo, di chi incontreremo e così via… Muoviamo il corpo con il pilota automatico e con la mente che vaga tra passato e futuro, ma non attenta a ciò che stiamo facendo “qui e ora”, alle sensazioni che stiamo sperimentando in quell’istante. Così perdiamo momenti importanti di consapevolezza, e la nostra vita scorre più “in fretta” e più povera di esperienze preziose.

Ma c’è un metodo semplice per fermare ogni tanto la girandola di pensieri. Stiamo parlando della “camminata consapevole” o mindfulwalking, “tecnica” che unisce la meditazione, in particolare la forma chiamata mindfulness (“piena consapevolezza”), alla camminata all’ aperto, moltiplicando i vantaggi offerti dalle rispettive situazioni.

Con L’unico obiettivo della consapevolezza del momento presente, a prescindere dalla meta. Diciamo per inciso che la camminata meditativa, per molti più agevole della sedutaci ritrova in varie tradizioni millenarie, da quella zen e taoista a quella buddista, fino alla monastica cristiana.

Ma recentemente è stata la mindfulness, forma di meditazione messa a punto con rigoroso metodo scientifico dal biologo statunitense Jon Kabat ­Zinn, e ispirata alle tecniche meditative buddiste, a riproporla in specifici programmi per la riduzione dello stress.

In pratica, si tratta di portare la presenza mentale al movimento di ciascun piede mentre lo solleviamo, lo spostiamo in avanti e lo posiamo nuovamente. Dopo un po’ di pratica, possiamo fare questo anche inspirando nel sollevare il piede ed espirando nel poggiarlo di nuovo a terra, mentre prestiamo ascolto alle sensazioni che avvertiamo.

Maria Beatrice Toro spiega che: “Concentrandosi sui passi è più facile intercettare i pensieri cui la mente si aggrappa di continuo, come progetti, preoccupazioni, pensieri ruminanti, e aiutarsi a lasciarli andare o a conviverci in modo più sereno. In tal modo ci si allena anche a calmarsi velocemente ogniqualvolta si sente salire la tensione”.

Come si procede in tal senso? Si comincia a camminare consapevolmente osservando e lasciando andare gentilmente qualunque pensiero passi per la mente, per poi tornare senza forzature alla sensazione di camminare per camminare.

Grazie a un’ulteriore pratica, si può portare l’attenzione anche ai suoni: senza impegnarsi a riconoscerli, ed evitando di catalogarli come piacevoli o spiacevoli, è essenziale metterli a fuoco e, di tanto in tanto, isolarne uno e prestargli attenzione finché scompare, per poi passare a un altro.

Lo stesso si può fare con gli oggetti che si incontrano: se ne possono dunque osservare forme e colori, sempre evitando i giudizi. Si può poi riportare l’attenzione ai propri passi e, infine, osservare lo stato della propria mente. È cambiato? Come?

Infine, assicura l’esperta: “La mindful walking praticata con regolarità è molto efficace nel ridurre ansia e stress, e inoltre nell’affrontare con maggiore lucidità i momenti complessi”.

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