…anche il bambino si preoccupa (per la scuola, per i voti, persino per la salute dei genitori); immagina problemi che non esistono cercando di risolverli prima che si siano effettivamente presentati. Il suo film mentale è molto concreto, si basa su qualche fatto passato e prevede eventi negativi, o si concentra su ciò che non c’è, vivendo stati di frustrazione e rabbia, come nel caso in cui gli venga opposto un rifiuto allorchè richieda, ad esempio, un gioco che il genitore non ritiene adatto.
Per renderli “più felici”, possiamo aiutarli insegnando loro che tutto ciò di cui hanno bisogno per essere felici c’è già, ma non lo focalizzano perché sono sopraffatti da paure e rimpianti per bisogni insoddisfatti, che, magari, sono solo capricci. Spieghiamo al bambino che dentro ognuno di noi c’è un’oasi di felicità e sicurezza: per entrarci bisogna lasciare fuori oggetti, giocattoli, ma anche preoccupazioni e pensieri. Prima della pratica facciamogli scrivere in un bigliettino se c’è un pensiero che gli dà fastidio in questo momento e poi lo prendiamo in consegna, per lasciare che il bambino sia libero di fare un giro nella sua oasi personale senza questo pensiero. Facciamo salutare il bigliettino dicendo: «ci vediamo dopo!».
Troviamo un posto tranquillo in cui poter restare per un po’, e poi invitiamo il bambino a stare seduto rilassato. Posizioniamo quattro disegni che abbiamo fatto fare in precedenza, che rappresentano: il sole, il cielo, un fiore, l’oasi.
Facciamo rivolgere l’attenzione al loro respiro, dicendo di ascoltare le sensazioni dell’aria che entra ed esce dal corpo. Si possono far poggiare le mani sull’ombelico per percepire il dolce movimento che alza e abbassa la pancia: questo li aiuterà a mantenere la concentrazione.
Chiediamo, di ripetere le parole “in” e “es”, per tre inspirazioni ed espirazioni.
Poi immaginiamo il sole, bello, giallo, tiepido, sorridente. Inspirando, faccio entrare il sole. Espirando, mi sento luminoso.
Sole, luminoso (3 respiri)
Poi presentiamo il cielo azzurro e pulito, nitido, senza nuvole. Inspirando mi vedo come il cielo, espirando, mi sento limpido.
Cielo, limpido (3 respiri)
Poi immaginiamo di intravedere, sotto il cielo, in mezzo a della terra bianca, una rosa del deserto. Inspirando mi vedo come un fiore, colorato, espirando, mi sento meraviglioso.
Fiore, meraviglioso (3 respiri)
Adesso scorgiamo un’oasi e capiamo che il fiore è cresciuto proprio in riva a un’oasi di acqua fresca e chiara, dove tutto è meraviglioso e sicuro. Dovunque mi giro, vedo cose belle, anche dietro di me, dove non posso vedere, so che tutto è in armonia e in pace. L’oasi è felice che io sia lì. Posso immaginare alberi e animali che si rilassano nell’acqua chiara. Il fiore, gli alberi, gli animali, sono felici che io sia lì. Inspirando, mi vedo come in questo scenario, espirando, mi sento libero. Spazio sicuro, spazio libero (3 respiri)