Dopo gli accesi colori dell’estate oggi ci soffermiamo su qualcosa di diverso, grazie allo spunto fornito dalla giornalista Rossana Cavaglieri. Davanti ai nostri occhi si apre un campo incolto: niente di organizzato, studiato, ponderato, ma spontaneità allo stato puro. La natura a volte si sviluppa caotica e senza un criterio, spinta dall’inesauribile energia del vivere.
Possiamo osservare, in particolare, delle erbe selvatiche. Osserviamo semplicemente la loro presenza così libera, fiduciosa, inaspettata. Ed è proprio da qui che possiamo partire per una breve meditazione: cerchiamo di scorgere le risorse della natura, anche quelle cui non diamo solitamente importanza, o, ancora, che non crediamo di avere a disposizione, perchè non le abbiamo cercate nè curate. Spesso, sono proprio le piante selvatiche che nessuno ha deliberatamente coltivato ad avere le maggiori proprietà curative.
A tal proposito, il dottor Edward Bach, che ha dato il nome a una serie di fiori terapeutici, aveva riconosciuto nella pianta di avena (rappresentata in foto), un aiuto per le persone che non riescono a mettere a frutto i propri talenti.
E allora lasciati sorprendere da Wild Oat e confida nei tuoi talenti: non essere imbarazzata nell’esprimerli, ma portali alla luce per la tua felicità e quella di tutti coloro che se ne avvantaggeranno.