La via del silenzio

Quando ci distacchiamo dai contenuti di pensiero, dalle emozioni, dai desideri, ci avviciniamo ai bordi del silenzio.
Le frontiere del silenzio

Nel silenzio mettiamo in essere l’attitudine ricettiva: non chiediamo nulla; ci mettiamo in ascolto delle risposte. Ci disponiamo con amore verso l’incontro con una cosa soltanto: il corpo, il respiro, uno scenario naturale. Si tratta di un silenzio di meditazione, empatico, aperto, accogliente, quale che sia l’oggetto che ci disponiamo a incontrare, o,anche se non ci disponiamo a null’altro che non sia l’esperienza presente, così come la stiamo vivendo proprio ora.

Il silenzio è uno spazio, un’intercapedine che lascia filtrare solo il momento presente. Il silenzio è dunque privazione (delle distrazioni sensibili e mentali) e arricchimento (della consapevolezza del momento presente).

Il silenzio può essere coltivato anche nella vita di tutti i giorni, adottato come stile e modo di atteggiarsi verso le esperienze, ascoltando tutti i suoni che nel silenzio sorgono, per poi lasciarli andare… restando in pace con tutto quello che viene, e con quello che va.

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