Mindfulness in ambito educativo

“L’educazione è cosa del cuore”. Don Bosco

Il senso della pratica di consapevolezza è, sin dall’origine, quello di consentire una pienezza del vivere e alleviare le sofferenze auto-indotte causate da menti distratte che utilizzano strategie disfunzionali. Oggi, la mindfulness fa parte di programmi validi che vengono utilizzati per la crescita personale, per la promozione della salute e anche per un’azione educativa intesa in senso olistico come arte dell’aiutare i ragazzi a trovare la propria via nel mondo.

Il programma MISP, ad esempio, per l’introduzione della mindfulness in classe ,è un programma pensato per avvicinare ai benefici della consapevolezza a goccia a goccia… La maggior parte delle pratiche ha una durata compresa tra circa 1 e 10 minuti: è come bagnarsi la punta dei piedi in acqua e scoprire che è piacevole!

Per avere un impatto significativo questi programmi dovrebbero situarsi all’interno di un’ampia visione di una scuola che si metta in gioco ogni giorno e sia in grado di far sviluppare intelligenza emotiva oltre che competenze specifiche. Se ne parlerà a Roma, il primo aprile, presso l’Università Auxilium.

Qui psicologi ed educatori vengono formati alla luce del motto “coltiviamo il talento di educare”.

L’idea che l’educatore debba avere un’attitudine di consapevolezza e attenzione alla persona fa parte dello stile educativo salesiano, derivato dalla spiritualità di Francesco di Sales: il santo dell’equilibrio, della serenità, della gentilezza, dell’amorevolezza, dei modi umani e cordiali, della gioia. Don Bosco, fondatore del metodo, chiedeva all’educatore non solo competenza pedagogica e capacità relazionali costruttive (fare per…), ma anche una connotazione più interiore (essere per…).

Ogni educazione diventa, nell’ottica salesiana, «coeducazione» nel senso che sia l’educatore che i ragazzi sono chiamati a partecipare entrambi alla «comune» opera educativa. I giovani da semplici utenti o destinatari di un servizio devono diventare alleati, partners, compagni di viaggio, collaboratori nella costruzione di un progetto che metta insieme il sogno e la concretezza.

Al seminario “Mindfulness nella cura di sè e nella cura educativa” se ne parlerà con Claudio Foti (Hansel e Gretel onlus) e Maria Beatrice Toro.

INFO E ISCRIZIONI http://www.pfse-auxilium.org/it/notizie/18-03-2017/seminario-di-studio-su-mindfulness-nella-cura-di-se-e-nella-cura-educativa/roma.

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