abbracciare l’imperfezione

Molte arti orientali, tra cui la lavorazione in ceramica Kintsugi, sono imperniate sull’impegno far emergere la bellezza che è già presente nelle cose e in noi.

Haiku, Ikebana, cerimonia del Tè sono pratiche tradizionali che si basano sull’osservazione e la messa a fuoco di ciò che è.

L’arte del Kintsugi, in particolare, si basa sul concetto dell’evidenziare e valorizzare le imperfezioni, per accogliere la bellezza di ciò che ha una storia di dolore e di riparazione.

Accogliere l’oggetto che era andato distrutto e ripararlo è una pratica artistica, ma anche una forma di meditazione di consapevolezza, che aiuta a elaborare creativamente l’idea di perdita, portando alla rinascita dell’oggetto. L’oggetto riparato diventa qualcosa di nuovo e, poichè le rotture sono casuali, nessun manufatto sarà identico all’altro.

Proprio come ogni essere umano, unico e irripetibile nella sua meravigliosa imperfezione.

 

 

 

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